Lo sguardo: possedere/essere posseduti o amare/essere amati? La lussuria nella quotidianità

Fra Giulio Cesareo, torinese di nascita ma abruzzese di adozione, vivo a Roma dove insegno teologia morale nella nostra facoltà teologica San Bonaventura, comunemente conosciuta come “Seraphicum”, e in alcuni altri istituti di teologica di Roma. Mi occupo anche un po’ di formazione.

"Lo sguardo: possedere/essere posseduti o amare/essere amati? La lussuria nella quotidianità"

Nel nostro laboratorio cercheremo di vedere insieme come la chiave per riconoscere e curare i vizi, e in modo particolare la lussuria, parte dalle relazioni.
Noi cristiani crediamo, infatti, che tutto ciò che esiste è buono, creato e offerto a noi da Dio, affinché noi, a nostra volta, ne facciamo il contenuto del nostro dono agli altri.
Come tutti sappiamo – credo – ciò che trasforma la vita è solo l'amore: l'esperienza di essere completamente accolti senza nessun secondo fine; ed è così che diventiamo noi stessi capaci di donarci veramente. La lussuria, allora, è proprio quella malattia – che si manifesta nel sesso, ma la cui origine è il cuore e la mente – che ci fa credere che è più importante possedere che accogliere, che è meglio godere dell'altro/a che amarlo/a.