"Anima e cibo: valenze spirituali di un atto materiale"

Antonio Gentili, padre barnabita, studioso di spiritualità, attento all’incontro fra tradizioni religiose occidentali e orientali. Guida con naturopati Corsi di digiuno e meditazione per la purificazione integrale. Fra l’altro ha pubblicato "8 Digiuni per vivere meglio e salvare il Pianeta".

 "Anima e cibo: valenze spirituali di un atto materiale" 

 È stato detto che “il giusto mangia per nutrire l’anima”, quindi, in ultima istanza, il cibo coinvolge la nostra dimensione spirituale. 
Secondo un aforisma ebraico: «Prima di mangiare e bere, l’uomo ha due cuori; dopo aver mangiato e bevuto non ne ha che uno» (Talmud). Il che sta a significare come il nutrimento consente all’uomo pienezza di vita, non soltanto armonizzando in sé corpo e spirito, ma anche stabilendo rapporti di comunione con il creato, fonte di alimenti, con gli altri con i quali li condivide e con Dio da cui, in ultima istanza, li riceve: di qui la preghiera a mensa! 
Preparazione e consumazione del cibo donano continuità all’opera divina della creazione. Ciò comporta, fra l’altro, che l’uomo non si faccia mangiare dal cibo che mangia, ricordando, come insegnava Gandhi, che «il controllo del palato è la prima cosa essenziale all’osservanza dei comandamenti divini».