19 dicembre 2014



Trova un luogo adatto e cerca di fare silenzio attorno e dentro di te. Poi fai con calma il segno della croce.

Nel nome del Padre, e del Figlio e dello Spirito Santo.

Ora rivolgiti al Signore attraverso questa preghiera di s. Francesco:

Rapisca, ti prego, o Signore,
l’ardente e dolce forza del tuo amore
la mente mia da tutte le cose che sono sotto il cielo,
perché io muoia per amore dell’amor tuo,
come tu ti sei degnato morire per amore dell’amore mio.

Puoi leggere ora la condivisione che Stefano della provincia di Bergamo ti offrono riguardo al vangelo di oggi: 

Il Vangelo di oggi che ci racconta dell'apparizione dell'arcangelo Gabriele a Zaccaria credo sia molto emblematico per tutti noi perché pone l'accento sull'incredulità che il padre di Giovanni battista manifesta per quanto lì gli sta accadendo. Anche noi, spesso presi dalla frenesia degli impegni quotidiani, perdiamo la speranza nei Suoi confronti o fatichiamo ad affidarci perché sembra vincerci la tentazione di percepirlo "troppo lontano"... Eppure ragazzi è talmente, ma talmente, vicino a noi che quando arriva la Sua risposta ci meravigliamo e ci comportiamo come Zaccaria: siamo increduli! Ciò che mi sento di condividere è quindi una frase che Gesù stesso ha lasciato a tutti noi rivolgendosi a Tommaso, una volta risorto, per ricordarci di avere sempre fiducia in Lui ossia: "NON ESSERE PIÙ INCREDULO, MA CREDENTE!" - perché nulla è impossibile a Dio.

PRIMA LETTURA (Gdc 13,2-7.24-25a)
La nascita di Sansone è annunciata dall'angelo.
Dal libro dei Giudici 
In quei giorni, c'era un uomo di Sorea, della tribù dei Daniti, chiamato Manoach; sua moglie era sterile e non aveva avuto figli. L'angelo del Signore apparve a questa donna e le disse: «Ecco, tu sei sterile e non hai avuto figli, ma concepirai e partorirai un figlio. Ora guàrdati dal bere vino o bevanda inebriante e non mangiare nulla d'impuro. Poiché, ecco, tu concepirai e partorirai un figlio sulla cui testa non passerà rasoio, perché il fanciullo sarà un nazireo di Dio fin dal seno materno; egli comincerà a salvare Israele dalle mani dei Filistei». La donna andò a dire al marito: «Un uomo di Dio è venuto da me; aveva l'aspetto di un angelo di Dio, un aspetto maestoso. Io non gli ho domandato da dove veniva ed egli non mi ha rivelato il suo nome, ma mi ha detto: "Ecco, tu concepirai e partorirai un figlio; ora non bere vino né bevanda inebriante e non mangiare nulla d'impuro, perché il fanciullo sarà un nazireo di Dio dal seno materno fino al giorno della sua morte"». E la donna partorì un figlio che chiamò Sansone. Il bambino crebbe e il Signore lo benedisse. Lo spirito del Signore cominciò ad agire su di lui.
Parola di Dio.

SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 70)
R. Canterò senza fine la tua gloria, Signore.

Sii tu la mia roccia, una dimora sempre accessibile;
hai deciso di darmi salvezza:
davvero mia rupe e mia fortezza tu sei!
Mio Dio, liberami dalle mani del malvagio. R.

Sei tu, mio Signore, la mia speranza,
la mia fiducia, Signore, fin dalla mia giovinezza.
Su di te mi appoggiai fin dal grembo materno,
dal seno di mia madre sei tu il mio sostegno. R.

Verrò a cantare le imprese del Signore Dio:
farò memoria della tua giustizia, di te solo.
Fin dalla giovinezza, o Dio, mi hai istruito
e oggi ancora proclamo le tue meraviglie. R.

CANTO AL VANGELO
R. Alleluia, alleluia. O Radice di Iesse, che t'innalzi come segno per i popoli: vieni a liberarci, non tardare. R. Alleluia.

VANGELO (Lc 1,5-25)
La nascita di Giovanni Battista è annunziata dall'angelo. 
+Dal Vangelo secondo Luca 
Al tempo di Erode, re della Giudea, c'era un sacerdote chiamato Zaccaria, della classe di Abia, e aveva in moglie una discendente di Aronne chiamata Elisabetta. Erano giusti davanti a Dio, osservavano irreprensibili tutte le leggi e le prescrizioni del Signore. Ma non avevano figli, perché Elisabetta era sterile e tutti e due erano avanti negli anni. Mentre Zaccaria officiava davanti al Signore nel turno della sua classe, secondo l'usanza del servizio sacerdotale, gli toccò in sorte di entrare nel tempio per fare l'offerta dell'incenso. Tutta l'assemblea del popolo pregava fuori nell'ora dell'incenso. Allora gli apparve un angelo del Signore, ritto alla destra dell'altare dell'incenso. Quando lo vide, Zaccaria si turbò e fu preso da timore. Ma l'angelo gli disse: "Non temere, Zaccaria, la tua preghiera è stata esaudita e tua moglie Elisabetta ti darà un figlio, che chiamerai Giovanni. Avrai gioia ed esultanza e molti si rallegreranno della sua nascita, poiché egli sarà grande davanti al Signore; non berrà vino né bevande inebrianti, sarà pieno di Spirito Santo fin dal seno di sua madre e ricondurrà molti figli d'Israele al Signore loro Dio. Gli camminerà innanzi con lo spirito e la forza di Elia, per ricondurre i cuori dei padri verso i figli e i ribelli alla saggezza dei giusti e preparare al Signore un popolo ben disposto". Zaccaria disse all'angelo: "Come posso conoscere questo? Io sono vecchio e mia moglie è avanzata negli anni". L'angelo gli rispose: "Io sono Gabriele che sto al cospetto di Dio e sono stato mandato a parlarti e a portarti questo lieto annunzio. Ed ecco, sarai muto e non potrai parlare fino al giorno in cui queste cose avverranno, perché non hai creduto alle mie parole, le quali si adempiranno a loro tempo". Intanto il popolo stava in attesa di Zaccaria, e si meravigliava per il suo indugiare nel tempio. Quando poi uscì e non poteva parlare loro, capirono che nel tempio aveva avuto una visione. Faceva loro dei cenni e restava muto. Compiuti i giorni del suo servizio, tornò a casa. Dopo quei giorni Elisabetta, sua moglie, concepì e si tenne nascosta per cinque mesi e diceva: "Ecco che cosa ha fatto per me il Signore, nei giorni in cui si è degnato di togliere la mia vergogna tra gli uomini". 
Parola del Signore.

Prova a chiederti quale frase o concetto ti ha colpito di più di della Parola di Dio che oggi ti viene donata. 
Anche a partire dalla condivisione che ti è stata offerta puoi chiederti come questa Parola può incarnarsi nella tua vita. Affida al Signore le persone e le situazioni che ti stanno a cuore. 
Concludi con il Padre nostro 
quindi con il segno della croce, sempre fatto con calma… 

Nel nome del Padre, e del Figlio e dello Spirito Santo.